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RESEGUN

Monte Resegone

20 Marzo 2017

La vera star del lecchese, descritto niente meno che da Manzoni nei Promessi Sposi: "il Resegone, dai molti suoi cucuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega..”.

Il nome prende origine dal suo celebre profilo e dall'italianizzazione del termine lombardo resegón (grande sega).

Mettere una croce in cima è più complicato di quello che si pensi.

Proviamoci con il legno

 

Nel 1900 qualcuno decise che era giunto il momento di mettere una croce in cima al Resegone. Si era pensato di piantare una croce di legno, così dopo aver tagliato un faggio di quindici metri di altezza, gli uomini, stremati, abbandonarono l’impresa perché quel legno sulla vetta non sarebbe mai arrivato.

Dai proviamoci con la pietra

 

Si tentò allora la costruzione di una croce di sasso cavando il materiale direttamente dalla vetta, ma il Resegone non è fatto di marmo di Carrara e dopo otto giorni di mina si ottenne solo un bel mucchio di ghiaia.

Forse la volta buona.

Proviamoci magari con il ferro 


Trasportata a pezzi, la croce fu montata sulla cima e misurava undici metri di altezza.

Riproviamoci ancora

La mattina del 10 marzo 1902 la croce del Resegone non c’era più: il vento furioso della notte l’aveva rovesciata in un canalone sottostante. Passarono 23 anni senza croce, fino a che, nel 1925, si decise che ci si doveva provare ancora una volta recuperando la croce caduta e ora è ancora lì.

Latrine panoramiche.

Rifugio Azzoni

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